I vigneti

Il rispetto del territorio, della terra e della natura è uno dei nostri principi fondanti: terra sana = buoni vigneti = ottimo vino

Azienda vinicola Sant'Elena

Piantumazione viti: al momento della piantumazione del vigneto viene diversificata la scelta dei cloni e portainnesto per ogni varietà; ad esempio sui 4 appezzamenti di merlot abbiamo 4 cloni diversi con caratteristiche finali e comportamenti in campo molto variabili. Abbiamo merlot che creano una bassa parete fogliare e scarsa quantità di uva ma con valori di antociani e polifenoli sopra la norma, e cloni più produttivi con ampie pareti fogliari dove è il grado zuccherino è maggiore. Nel momento della raccolta, in tempi leggermente diversi, viene fatto un assemblaggio a seconda del vino a cui sarà destinato, Ròs di Rôl o Merlot.
Anche per il Pignolo c’è una differenza marcata sulla varietà: vigneti con più di vent’anni hanno vecchio il clone, storicamente affetto da una virosi, che lo rende poco produttivo e sterile ad anni alterni, ma che rimanda una volta vinificato al Pignolo (Quantum) storicamente coltivato nella nostra regione. Nota, nel 2006 quando abbiamo iniziata ad imbottigliarlo non era ancora stata creata la varietà nella doc friuli isonzo da qui il nome di fantasia QUANTUM. Nel vigneto più giovane, 15 anni circa, è stato messo a dimora un clone di pignolo in cui la ricerca è riuscita ad eliminare questa virosi rendendolo leggermente più produttivo e stabile come quantitativi nel tempo; da questo vigneto, in cui si esegue un dirado dei grappoli ad inizio luglio, si ottiene il pignolo che abbiamo iniziato a vinificare nel 2016 .

Anche per il Pinot grigio abbiamo 5 cloni in 9 ettari vitati. Per il Sauvignon una parte di vigneti è stata impiantata con un clone di scarso rendimento quantitativo, ma che se raccolto in leggera sub-maturazione fornisce dei profumi irraggiungibili con gli altri cloni; il mix delle varie vigne fa si che nasca il nostro Sauvignon.

Il rispetto del territorio, della terra e della natura è uno dei nostri principi costitutivi. I terreni sono inerbiti, piantiamo essenze (sovescio) e limitiamo gli sfalci dell’erba in periodi post fioritura, per aiutare gli insetti impollinatori.

La gestione suolo è ridotta al minimo, con solo uso di concimi naturali, assenza di diserbo e metodi non inquinanti per il controllo degli insetti nocivi alla vigna: tignola e tignoletta

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